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OPERAZIONE CROSSROADS

  • martinacorradini
  • 25 feb 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

La serie di test nucleari denominati operazione Crossroads si riferisce alle detonazioni nucleari condotte dagli Stati Uniti d'America nell'Atollo di Bikini nell'estate del 1946. Lo scopo era quello di indagare l'effetto delle bombe nucleari sul mare e su isole, su navi militari e civili, e di determinare la possibilità di ripararle e decontaminarle.

La serie di esplosioni è stata di due detonazioni, ognuna con una potenza di 23 kilotoni: Able esplose ad un'altezza di 158 m il primo luglio del 1946; Baker venne fatta esplodere sotto l'acqua a 27 m di profondità il 25 luglio del 1946. Il terzo scoppio, denominato Charlie, pianificato per il 1947 venne cancellato a causa dell'impossibilità della US-Navy di decontaminare le navi bersaglio dopo il test Baker.

I test Crossroads hanno rappresentato la 4ª e 5ª esplosione nucleare nella storia, condotte dagli Stati Uniti dopo il Trinity test e i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Sono stati il primo dei molti test nucleari nelle Isole Marshall, e sono stati i primi ad essere annunciati in anticipo ai mezzi informativi, osservati da un pubblico di invitati, tra questi giornalisti di molti paesi.

Il risultato più importante di Crossroads, anche se non ampiamente capito e divulgato al momento, è stata l'enorme contaminazione radioattiva di tutte le navi bersaglio causate dall'esplosione subacquea Baker. Si trattava del primo caso di fallout radioattivo immediato e concentrato, causato da un'esplosione nucleare. (Di solito il fallout di un'esplosione atmosferica ad alta quota (air burst) è globale, trattenuto nella stratosferaper giorni e viene ampiamente disperso.) Il chimico Glenn Seaborg, direttore della Atomic Energy Commission, dichiarò che Baker era stato "il primo disastro nucleare del mondo."

Per preparare l'atollo alla operazione Crossroads, i residenti delle Bikini vennero deportati su isole disabitate, molto più piccole, prive della laguna centrale, protetta da barriera coralline, dove non poterono sviluppare la loro pesca tradizionale. Negli anni cinquanta potentissime bombe termonucleari giunsero a obliterare alcune isole delle Bikini, oltre a rendere l'atollo del tutto inadatto all'agricoltura di sussistenza e alla pesca. A causa della contaminazione radioattiva, le isole Bikini rimangono inabitabili ancora nel 2010, anche se vengono visitate sporadicamente da subacquei. Fonti governative USA dichiarano che il personale partecipante ai test Crossroads è stato protetto efficacemente contro la malattia da radiazione acuta, e che la loro aspettativa di vita è stata ridotta di circa 3 mesi.

 
 
 

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© 2016 By Martina Corradini

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